Quest'anno i bambini e le bambine delle classi terze della scuola primaria Centroni (I.C. Rodari) hanno discusso e immaginato insieme, riuniti in assemblea, della scuola che vorrebbero e che ci hanno raccontano nel numero speciale di un giornalino autoprodotto.

L'occasione è arrivata a conclusione di un anno in cui docenti e genitori delle medesime classi si sono posti lo stesso interrogativo e - chiedendo aiuto al Centro Famiglie - hanno iniziato a interrogarsi sul proprio ruolo di adulti e sul funzionamento della scuola, dapprima in percorsi paralleli e poi confrontandosi insieme.

Durante gli incontri genitori e docenti, accompagnati dagli educatori del Centro Famiglie, è emersa l'esigenza primaria di parlarsi e ascoltarsi, in altre parole di incontrarsi fra adulti per costruire uno sguardo condiviso sui bambini e le bambine che abbiamo il compito di educare, ciascuno nella specificità e unicità del proprio ruolo, per favore la crescita di persone serene e cittadine del mondo.

E' venuto naturale, dunque, decidere di ascoltare prima di tutto loro, i bambini e le bambine, per capire che scuola vogliono, che bisogni hanno e cosa si aspettano da noi adulti.

E poi è venuto naturale pensare che sarebbe servito uno spazio e un tempo per far sentire la loro voce e raccontare tutto questo a tutta la scuola, al resto della scuola, al quartiere, alla comunità, a chi ha partecipato a questo progetto e a chi non ha potuto o voluto.

Il 5 giugno nella piazza del quartiere Centroni c'è stata una festa aperta a tutti i cittadini del quartiere: c'erano i genitori, gli insegnanti e i manifesti con le mappe e le parole del percorso fatto insieme, e soprattutto c'erano i bambini e le bambine e il loro giornalino La scuola che vorremo.

Questo numero speciale è un lavoro collettivo: dopo averne discusso insieme nelle assemblee di classe hanno scritto, disegnato e raccontato cosa dovrebbe essere la scuola secondo loro.

Hanno organizzato il discorso in "spazi e luoghi", "attività e tempi", "persone e relazioni". Chiedono una scuola accogliente, pulita, gradevole da vivere; chiedono un tempo disteso, in cui l'apprendimento si alterna al gioco e a relazioni positive, chiedono un luogo dove sia possibile "imparare a stare con gli altri" e si possa "imparare dagli errori e non sei giudicato".

Soprattutto chiedono una scuola in cui possano "proporre nuove idee", in cui "le decisioni si prendono insiemele maestre e i maestri fanno le assemblee con noi, noi facciamo le proposte, poi le maestre e i maestri fanno un'assemblea tra loro con le proposte dei bambini e se sono tutti d'accordo le proposte si approvano".

I bambini e le bambine concludono infine con molto realismo: "nella scuola che c'è adesso le cose che noi immaginiamo sono poche. Abbiamo fatto delle proposte che non si possono fare, perché potrebbero costare troppo. Altre sono impossibili (...) Però abbiamo fatto anche delle proposte possibili: aule più grandi con più arredi (...), le assemblee e gli incarichi di responsabilità in ogni classe, bagni più puliti con le  porte che si chiudono, comprare lo scaffale della carta igienica da mettere in bagno, così non dobbiamo chiamare Anna se ci serve e la prendiamo in autonomia".

Ora sta a noi decidere se vogliamo ascoltarli. Possiamo iniziare a farlo attraverso il giornalino che condividiamo qui.

Inquadrando il QRcode potrete inoltre visionare tutto il materiale (disegni, audioregistrazioni delle assemblee, fumetti) che non è stato possibile pubblicare nel giornalino

 

E' attivo il progetto AdvoCare, pensato per favorire l'inclusione sociale e l'autonomia, contrastando la discriminazione, di giovani che durante la minore età hanno vissuto in parte presso una famiglia affidataria o una struttura residenziale (Care Leavers), minori stranieri non accompagnati e adolescenti in condizioni di vulnerabilità tra i 15 e i 26 anni, che si trovano ad affrontare il percorso di uscita dai contesti di tutela, affido, adozione.

Il progetto è realizzato da Agevolando, CivicoZero Onlus e Destinazione Minori APS attraverso un modello integrato che combina formazione, orientamento lavorativo, supporto psicologico e interventi di psicoterapia: In particolare il progetto prevede attività di accompagnamento al lavoro, sostegno abitativo, supporto legale, supporto psicologico e psicoterapia, e supporto fra pari.

Per maggiori informazioni scrivere a advocare@agevolando.org, o telefonare ai seguenti contatti:

Sportello online - 3751063713
Sportello lavoro Civicozero - 3472434799
Supporto psicologico Destinazione Minori - 3661559675

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Mercoledì 4 giugno dalle ore 17.00 alle ore 19.00, si terrà presso la Sala Rossa del Municipio VII in P.zza di Cinecittà, 11 un'iniziativa promossa dal Municipio VII, nell'ambito del Programma P.I.P.P.I.(Programma di Intervento per la Prevenzione dell'Istituzionalizzazione) in collaborazione con le Cooperative Sociali "Meta" e "Il Piccolo Principe", finalizzata alla promozione e diffusione di una cultura della solidarietà familiare sul territorio municipale. Un'occasione per informarsi, confrontarsi e costruire insieme una comunità più inclusiva.
L'iniziativa è gratuita e ad accesso libero rivolta alle Associazioni, alle coppie, alle famiglie, ai singoli cittadini e a tutti coloro che sono interessati e desiderano avere maggiori informazioni sull’argomento.

Per info: PIPPI4ROMA@GMAIL.COM oppure 366.7553315

Scarica qui le locandine:

evento 4 GIUGNO

Locandina GENERALE

La terza edizione del Festival MiFaSol è alle porte: sabato 24 giugno dalle 15.00 alle 19.00 il Centro Famiglie Nuovi Legami insieme a 26 associazioni e servizi del Municipio VII accoglierà cittadini e cittadine di ogni età per una grande festa collettiva, con musica, mostre, performance, laboratori, artisti di strada e stand informativi delle associazioni. Un'occasione speciale per incontrarsi, ritrovarsi, conoscersi e conoscere i servizi del territorio.

L'evento è ad accesso libero e gratuito per chiunque voglia unirsi e partecipare. Trovi qui la Locandina e il Programma e qui l'evento FB.

E' online il nuovo sito del Polo Accoglienza (poloaccoglienzamun7roma.it)  che raccoglie in maniera organica tutte le informazioni e la modulistica necessarie a fornire orientamento ai cittadini su temi di rilevanza sociale, facilitando l’accesso ai servizi sociali e sanitari del Municipio Roma VII.

Il Polo Accoglienza offre informazione sui diritti sociali ed assistenziali, orientamento verso i servizi disponibili, consulenza su pratiche burocratiche e amministrative, supporto nella ricerca di servizi specifici per anziani, adulti, persone diversamente abili, famiglie con figli minori, attraverso consulenze e supporto personalizzato.

Consultando il sito web si possono conoscere gli orari  e le sedi del Polo Accoglienza e gli sportelli di consulenza specialistica presenti nelle due sedi: lo sportello ADI (assegno di inclusione); lo sportello di orientamento fiscale; lo sportello LGBTQI+; lo sportello di assistenza legale per cittadini migranti; il servizio di mediazione linguistica e culturale in lingua araba. Il sito riporta anche i link ai principali servizi pubblici del territorio e al PUA della ASL di Via Antistio.

Il Centro Famiglie mette in rete la propria esperienza con quella di Gay Help Line, servizio contro l'omotransfobia di Roma Capitale. Il numero verde 800713713 riceve ogni anno numerose richieste di supporto (il 18% dei contatti) da giovani, ancora minorenni, che sperimentano il rifiuto in famiglia per il loro orientamento sessuale o per l'identità di genere. Molti sono però anche i genitori e le famiglie che di fronte al coming out dei figli chiedono orientamento e informazioni per confrontarsi con i pregiudizi diffusi, che li preoccupano e a cui ragazze e ragazzi sono esposti nei percorsi di socializzazione di sé, della propria affettività o per il modo di vivere il genere.
Questa collaborazione nasce per offrire spazi e servizi territoriali sensibili, informati e capaci di accogliere e integrare il vissuto e le esperienze di adolescenti e famiglie lgbqia+, assicurando supporto e protezione.

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